Storia
La storia dalla fondazione a oggiLa fondazione
L’azienda venne fondata con il punto vendita di Piazza della Legna, l’odierno negozio nell’attuale Piazza Goldoni. Era una città che brulicava di vita e attività, crogiolo di etnie e di traffici, quella in cui il fondatore, Antonio Bosco, decise di intraprendere la propria attività di commercio alimentare.
Per la sua collocazione, il negozio fu sempre un punto di osservazione privilegiato e da qui il fondatore vide e visse dalla prima fila ed in prima persona gli eventi più importanti della città.
Il secondo punto vendita
Per l’Azienda è l’anno di apertura di un secondo punto vendita. Come appare dai documenti originali, il 17 maggio 1912 il “cittadino italiano” Antonio Bosco fa richiesta presso l’ “I.R. Consigliere di Luogotenenza in Trieste” di un duplicato di “licenza industriale” per “l’attivazione di un secondo locale d’esercizio stabile... al n° 4 della Piazza Grande in Trieste”. E per presentare alla propria clientela il nuovo negozio, Antonio Bosco redige quello che è il primo Volantino Pubblicitario dell’Azienda, dove egli in poche righe si presenta e propone i suoi servizi e i suoi prodotti, con “la certezza di poter soddisfare pienamente ed in tutto chiunque che vorrà onorarmi di suo appoggio”, datato Trieste maggio 1912.
Le difficoltà della Prima Guerra
Allo scoppio della I Guerra Mondiale Antonio Bosco e il figlio Dante riparano in Italia. A Trieste con l’incarico di gestire i due negozi rimane il figlio maggiore Arrigo. Per l’azienda è un momento fatale e il castigo non tarda ad arrivare: durante i moti antitaliani del 23 maggio, i negozi del “cittadino italiano” Antonio Bosco vengono saccheggiati e devastati.
La ripresa dopo la Prima Guerra
"Con la vittoria delle nostre armi si potè ripristinare il solo negozio di Piazza Goldoni, mentre quello di Piazza Grande andò perduto perchè durante la nostra permanenza in Italia il Commissario Governativo del Comune lo affittò ad un cittadino austriaco dal quale non potemmo riaverlo per una errata interpretazione delle leggi sulla proroga delle affittanze". Così si legge su un documento datato 12 aprile 1943 indirizzato all' UNIONE PROVINCIALE FASCISTA DEI COMMERCIANTI. Finita la guerra, l’Azienda continua pertanto con il solo negozio di piazza Goldoni che successivamente viene restaurato e ammodernato, come testimonianto i Certificati di Collaudo della sezione Elettrica dell’officina comunale del gas illuminante del 1919.
La difficile ricostruzione
Il fondatore Antonio Bosco "... sentì subito la necessità che forze giovani prendessero la direzione degli affari in un periodo così turbinoso quale quello dell'immediato dopoguerra e con atto 14/9/1920 cedette l'azienda ai suoi figli Arrigo e Dante . L'azienda divenne così società in nome collettivo con l'immutata ragione sociale : ANTONIO BOSCO."
Così sempre dal documento originale del 12 aprile 1943, che ancora prosegue : " I nuovi proprietari diedero maggior impulso agli affari e aprirono nel 1923 una filiale in via SS. Martiri ( ora Via Duca d'Aosta 11), nel 1927 una in via Battisti 14 e nel 1937 una terza in via Roma 13, venendo così ad assumere un'importanza preminente nel ramo degli alimentari, salumi, formaggi, conserve, vini e liquori. "
La ristrutturazione innovativa
In tale periodo anche il negozio di Piazza Goldoni viene totalmente ristrutturato e dotato di novità tecnologiche che parlano dei grandi cambiamenti in atto in tutta la società. Compaiono le vetrine frigorifero, tutto l’arredamento e l’illuminazione vengono rinnovati, viene installato un impianto di aria condizionata e viene attrezzato un magazzino al piano superiore che funziona da “fotocopia” del negozio, dove tutta la merce è sempre disponibile per rifornire gli scaffali della vendita.
L'espansione e le nuove filiali
Trascorrono laboriosi gli anni ’30 in cui l’Azienda Bosco cresce, acquistando dal Consolato Elvetico l’intero palazzo di piazza Goldoni, dai locali commerciali sottostanti a tutto il complesso abitativo. E si amplia con l’apertura delle altre tre filiali. Successivamente, ..." Seguendo i criteri delle aziende moderne, col 1.gennaio 1942 l'azienda si trasformò in società per azioni col capitale di Lire 500 000.- " sempre dalla comunicazione del 12 aprile 1943 inviata all'U.P.F. dei Commercianti di Trieste.
La rinascita del dopoguerra
A guerra finita in azienda matura una grande volontà di rinascita. La S.p.A.condotta dai due figli del fondatore, Dante e Arrigo riceve nuovo impulso dalla partecipazione dei rispettivi figli. Maturano dei progetti importanti come la realizzazione del primo Grande Magazzino a Trieste, ma tutto resta nel cassetto. Il ramo di famiglia da parte di Arrigo Bosco preferisce ritirarsi dagli affari. La loro quota aziendale passa al fratello Dante che la onora con parte del palazzo.
Il rinnovamento del secondo dopoguerra
Alla fine degli anni ’50 Dante Bosco, gravemente malato, passa l’Azienda al figlio che porta il nome del fondatore, Antonio. Di nuovo il cuore dell’attività diventa lo storico negozio di piazza Goldoni.
Alla luce del rinnovamento che investe tutta la società del secondo dopoguerra, Antonio Bosco importa per il suo punto vendita una formula nuova: quella del libero servizio. Non più un bancone, del personale che porge i prodotti indicati dal cliente, ma un ambiente dove il cliente è libero di muoversi, prendendo da solo i prodotti scelti e presentandoli alla cassa per l'acquisto. Da quel momento la precisa volontà di sviluppo di Antonio Bosco segna le sorti aziendali.
L'apertura di nuovi punti vendita
Dal 1960 in poi vengono aperti altri punti vendita, alcuni dei quali esauriscono la loro funzione e vengono ceduti, altri che continuano a tutt’oggi nella loro attività.
L'eredità di Antonio Bosco prosegue coi figli Giorgio e Fabio
Alla scomparsa di Antonio Bosco, la conduzione aziendale passa ai due figli Giorgio e Fabio che con rinnovata volontà proseguono l’obiettivo di crescita impostato dal padre.
Continuando nella filosofia del “negozio di rione”, l’azienda Bosco tra il 1986 e il 2000 inaugura i propri supermercati di via Settefontane e di via Ruggero Manna e opera una riconversione da supermercato alimentare a Brico nel punto vendita di via Giulia, per sintonizzarsi con l’insediamento del centro commerciale “Il Giulia”.
Ancora, vengono aperti i supermercati di via Franca e di via Orlandini e festeggiando il cambio di millennio, viene inaugurata la struttura del nuovo supermercato di via Coroneo.
L'apertura del Ristobar 18Ottanta
Un nuovo progetto prende corpo con il Bar Ristorante 18Ottanta di via Coroneo, che testimonia col suo nome le lontane origini dell'Azienda.
L'apertura del punto vendita di Opicina
Nel 2015 dal fallimento delle locali Coop Operaie viene rilevato il punto vendita di Opicina in largo S.Tommaso 2-3
L'apertura del punto vendita di via Concordia
Nel 2017 viene rilevato il punto vendita ex Zazzeron di via Concordia 6 a San Giacomo
La ristrutturazione del punto vendita di via 7Fontane
Nel 2017 viene ristrutturato il punto vendita di via 7Fontane
La ristrutturazione del punto vendita di piazza Goldoni
Nel 2018 viene ristrutturato e ampliato lo storico negozio di piazza Goldoni, dove vengono allestite le vetrine storiche dell'azienda
La ristrutturazione del punto vendita di via Coroneo
Nel 2019 viene ristrutturato e ampliatao il punto vendita di via Coroneo.
L'azienda "Bosco" continua così il suo cammino, iniziato nella Trieste asburgica dal 1880 e proseguito con vitalità fino ai giorni nostri, sempre con vitalità, sempre con fiducia nei frutti del proprio lavoro